La mostra si articola attraverso un percorso sospeso tra labirinti borgesiani e architetture industriali, panorami distopici e città senza fine. Il rapporto tra uomo e città, da oltre trent’anni, è il tema su cui gravita tutto il lavoro dell’artista. Attraverso l’uso del bianco e nero, o di tonalità bituminose, hanno preso forma negli anni numerose serie di tele, sculture in camera d’aria e video animazioni raffiguranti interni domestici, città vertiginose, architetture incombenti e figure trasfigurate dalla realtà che le circonda.

 

Il lavoro dell’artista Luca Matti vuole indurre una riflessione sui nostri tempi, sul concetto distorto di crescita/sviluppo e sulle disastrose conseguenze che tutto questo avrà sul nuovo futuro.